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La storia dell'H.E.W.O. in Etiopia ed Eritrea



L’H.E.W.O. è stata fondata negli anni ‘70 dai coniugi Franca e Carlo Travaglino che hanno scelto di spendere la propria vita tra i “dimenticati” di Etiopia ed Eritrea.


  Tutto iniziò con la  loro decisione di trasferirsi in mezzo ad un gruppo di 36 malati di lebbra, soprattutto ragazzi e giovani, rastrellati dalla polizia sulle rive del mare dove arrivavano per cercare un po’di sollievo dal dolore causato dalla malattia. Dopo la cattura, i malati venivano trasferiti in un luogo  enfaticamente denominato “Ostello di Massaua”, in realtà un campo di concentramento delimitato da un muro e da filo spinato in una zona remota del deserto dancalo non lontana dalle sponde del Mar Rosso, nell’area amministrativa di Massaua allora cittadina etiopica.


  Tutto in quel luogo, specialmente la dignità di uomo, era una parvenza e l’unica prospettiva di liberazione per i malati sembrava essere la morte. Proprio lì, quindi, urgeva richiamare alla speranza uomini sofferenti, resi inerti e privati di ogni speranza dall’abbandono, dal disprezzo e dall’indifferenza di altri uomini. Carlo e Franca decisero che questa scommessa valeva la loro vita.


Il primo obiettivo era quello di restituire la dignità a chi ne era stato privato, perché povero o perché malato. Per questo Carlo e Franca si impegnarono a superare il mortificante metodo assistenziale e autoritario su cui si reggeva quella degradante struttura di ricovero per malati, sostituendolo con un metodo comunitario che responsabilizza nei doveri, genera parità di diritti, reciprocità nei rapporti e getta le basi per far fiorire la fratellanza.


  I risultati positivi di questo cambiamento di rotta non si fecero attendere. Nel 1974 la comunità era cresciuta e i servizi di fraternità ebbero il riconoscimento giuridico dalle autorità governative locali. Nasceva così l’H.E.W.O. (Hansenians’ Ethiopian Welfare Organization), una realtà giuridica che non ha termini di confronto, costituita da Comunità autogestite di persone semplici in difficoltà, che lottano insieme per uscire dal disagio e dalla sofferenza, per recuperare la propria dignità e sconfiggere ciò che la minaccia.


  Da allora l’esperienza di Massaua, pur attraverso le sofferte e intricate vicende storiche che hanno attraversato il paese e coinvolto di riflesso anche l’attività dell’H.E.W.O., si è allargata ad altri luoghi, coinvolgendo un numero di persone sempre maggiore.


  E’ stato aperto un centro di riabilitazione psico-sociale nei pressi di Mai Habar che offriva sostegno ai malati di lebbra e TBC, oltre che a giovani non vedenti e bambini colpiti da altre patologie.


  In Eritrea, alla fine e a causa della lunga guerra di 30 anni combattuta per ottenere l’indipendenza dall’Etiopia, i servizi dell’H.E.W.O. sono stati concentrati nella Città di Asmara. Qui erano operativi un Centro di ricerca e di ricovero di emergenza per malati di lebbra, di TBC, di HIV-AIDS; una casa-accoglienza per giovani non-vedenti povere; un fiorente Centro di riabilitazione socio-educativo-lavorativo che comprende una scuola di istruzione di base, elementare e media (Scuola Mai Tesfà); scuole di ceramica, di falegnameria, di taglio, cucito e ricamo; attività di agricoltura e di floricoltura.



Oggi la scuola e l'ospedale di Asmara sono stati confiscati dal regime Eritreo
, con arroganza e illegalità senza il benché minimo rispetto dei diritti umani e civili fondamentali. Ma nello spirito che ha accompagnato l’H.E.W.O. fin dalla sua nascita, questa sconfitta non poteva diventare motivo di rinuncia. Per questo si continua ad essere vicino agli ultimi e a dare loro sostegno con il progetto “H.E.W.O. su Strada”, in silenzio e lontano da occhi rapaci.


  A partire dal 2000, un gruppo di volontari e sostenitori (in particolare dell’ HEWO-Modena) ha intrapreso una grande avventura: la costruzione del nuovo ospedale di Quihà, nello Stato Nazionale del Tigray a nord della Repubblica Federale Democratica di Etiopia. L’ospedale, l’unico della provincia del Tigray, è specializzato nella cura di malati di lebbra, TBC, HIV-AIDS e di altre patologie infettive, con un reparto di pediatria, uno di chirurgia e uno studio dentistico.


  Inoltre un asilo, chiamato  “Centro dei diritti dei bambini” per 160 posti, che è stato istituito per far conoscere e difendere i diritti, spesso violati o minacciati, dei bambini in età prescolare provenienti da famiglie economicamente e culturalmente povere.


  Come è nella filosofia dell’H.E.W.O., accanto ai servizi di carattere sociale e sanitario, si sono volute creare opportunità formative e di reinserimento per gli ex pazienti quindi, a completamento delle attività dell’ospedale di Quihà, sono stati introdotti diversi laboratori e attività lavorative in campo agricolo, in campo alimentare e nello specifico della conservazione della frutta e della verdura, nella produzione della pasta e del pane. Inoltre è stato realizzato un laboratorio-scuola di maglieria per la formazione socio-professionale dei giovani e per la produzione di capi di abbigliamento, il cui ricavato è destinato al sostentamento della Comunità.


Dal 1997, su invito del Presidente della Repubblica federale d’Etiopia, S.E. Girma Wolde Giyorgis, l’ HEWO si è presa carico della Comunità di Garbo (Wolisso-Oromia), obiettivo specifico dell’HEWO-Bagnoregio.



L’H.E.W.O. in Italia è:

H.E.W.O.- Modena
H.E.W.O.- Bagnoregio
Amici dell’H.E.W.O.- Torre Gaia
Associazione Tesfà - Napoli pro H.E.W.O.



Associazioni che collaborano con l’H.E.W.O.:

Associazione Lazio - Chirurgia
Associazione Fratelli Ferengi








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L' H.E.W.O.-Bagnoregio e
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ADRIANA GALLO
indimenticabile amica, socia,
volontaria e sostenitrice generosa.
Grazie Adriana,
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